ALCUNE
TESTIMONIANZE
dai
tempi iniziali
(http://utenti.lycos.it/osservletter/)
MessaggioTelefax
a: Prof. Melinda Tamás-Tarr Data: Milano, 30/03/1998 Ho letto con grande
interesse la Sua rivista di alto livello […] Augurando a Lei ulteriori
successi, porgo distinti saluti. Dott. Sólyom Gábor Console Generale della
Repubblica di Ungheria (Milano)
Roma,
03 Aprile 1998 Gentile Professoressa, rispondo alla lettera da Lei inviata al
Presidente della Repubblica[…] […] Le invio i migliori saluti ed auguri per il
Suo impegno culturale. Gianfranca Pirisi (Segretariato Generale della
Presidenza della Repubblica/Il Capo di Gabinetto del Segretario Generale)
Bologna,
30 Aprile 1998 Alla cortese attenzione del Prof. Melinda Tamás-Tarr Con la
presente si risponde alla […] richiesta […] della sua impresa editoriale
ammirevole e coraggiosa[…]. […] Augurandole buon lavoro, inviamo distinti
saluti. Prof. Roberto Grandi (L'Assessore alla Cultura/Comune di Bologna)
Gentile
Professoressa, ho ricevuto con immutato piacere […] l'Osservatorio Letterario,
e ho constatato con soddisfazione che l'evoluzione della Sua rivista continua
con notevoli miglioramenti, sia sotto l'aspetto grafico che nei contenuti,
arricchita, inoltre, di molte altre pagine. Tra le notizie, ho letto in un
piccolo trafiletto, a caratteri intelligibili, di una Sua affermazione - che io
già sapevo perché ero presente alla cerimonia di premiazione - nel Concorso
Internazionale Hallstahammar in Carrara. Mi sembra, anzi sono certo, che Lei
pecchi un po' troppo di modestia; è senz'altro da ammirare per questo, ma credo
che Lei vada un po' oltre. Classificarsi al primo posto assoluto, come migliore
artista di tutto il concorso che, peraltro era aperto ad ogni espressione
artistica: dalla poesia alla grafica, pittura, scultura, fotografia, narrativa,
saggistica, ecc., in un concorso come l'HALLSTAHAMMAR, e pubblicare la notizia
così come ha fatto Lei, credo che sia sicuramente riduttivo. Se non altro per il
semplice motivo che Lei i suoi lusinghieri successi se li merita ampiamente.
Quando poi penso che vi sono persone, che per una segnalazione o una menzione,
fanno i salti mortali pur di vedere pubblicata la notizia nella cronaca locale
dei quotidiani della provincia, mi sento proprio di muoverle un rimprovero. […]
Con i più cordiali saluti. Mario Capucci (Lugo)
Milano,
25 novembre 1998 Esimia Prof. Melinda TAMÁS-TARR, ho ricevuto la Sua lettera
[…]. Provvedo pertanto ad inviarLe in allegato […] le autorizzazioni […].
Appena in possesso Le invierò anche l'altra. Gentile Signora, ma come fa ad
arrivare a tutto? Lei ha messo in piedi una organizzazione invidiabile che
credo pesi almeno per il novanta per cento sulle Sue spalle. Non finirò mai di
complimentarmi ma, soprattutto, di ammirarLa perché ci vuole una costanza e una
forza eccezionale per riuscire a superare quei momenti difficili che mi
raccontava quando ci conoscemmo. Io faccio tanti sogni, faccio tanti progetti
per lo sviluppo della mia associazione[…]. Io cerco di tenere duro, di non
arrendermi ma vedo che ogni giorno aumentano le difficoltà […]. […] le
istituzioni non aiutano, i privati non si degnano nemmeno di prestarti
attenzione, le grandi società se ne fregano delle sofferenze altrui. E allora il
morale precipita e si porta con sé anche il desiderio di fare. Pazienza!
Parteciperò a qualche Suo concorso[…]. Oggi Lei mi ha dato una grande
soddisfazione e di ciò La ringrazio sentitamente. RinnovandoLe le mie
congratulazioni Le invio i migliori saluti. G. L.
Torino,
26/11/98 Preg.ma Professoressa Melinda Tamás-Tarr, inizio dai Complimenti.
Complimenti per la Sua Attività Giornalistica, Editoriale e di Promozione
all'Arte. Per le Sue affermazioni a livello innovativo nel settore
imprenditoriale sperando che possano avere il massimo dei riconoscimenti. Per
la serietà e l'attenzione che dedica ad ogni risvolto, ad ogni settore della
Sua Professione. I ringraziamenti per aver inserito la mia iniziativa nella Sua
Rivista ed il mio nominativo tra gli Autori su Internet ed anche per la
simpatia che traspare dalle Sue parole per l'Associazione e per
"Carletto". Dovesse essere utile un mio appoggio o la mia
collaborazione per qualche Sua iniziativa ci conti, assolutamente.
"Carletto"… quanti consensi! Perfino troppi. Pensi che è nato per
radunare scritti di miei amici-autori, una lettera "vagante". Un mio
"gioco" e come lato divertente quello finanziario.
"Carletto" è sostenuto da… ciò che io risparmio dal caffè del mattino
e dai caffè della giornata. Cioè sommo tutti i resti .[…] e la sera li
"converto" in francobolli. E… "Carletto"… è nato. Buffo, ma
vero. Lei non immagina quante persone hanno già scritto stupite da questa
iniziativa. Ma… non andrò oltre, i Concorsi e "Carletto" è già
abbastanza. Io sono un insegnante di educazione fisica, lavoro nella scuola
media inferiore. Sto ottenendo molti riconoscimenti nel campo della poesia e
della narrativa (ma vorrei passare presto alla pittura, a cimentarmi a discreti
livelli) e vorrei ancora dedicarmi alle mie, in fondo, giovani arti. Ho
quarant'anni, ma la poesia e la narrativa, oltre alla pittura, sono state da me
scoperte non più di 6, ma forse meno anni fa.[…] Nutro profonda stima per la
Sua attività ed anche per il Popolo Ungherese. Ho viaggiato in Ungheria negli
anni Ottanta ed ho potuto apprezzarne il coraggio, l'orgoglio e l'intelligenza.
Non comuni, come la modestia e la rettitudine. La saluto sperando che quelli
che Lei chiama sogni possano a tempi brevi diventare realtà, ribadendo la mia
completa disponibilità ad ogni iniziativa e sottolineando i miei ringraziamenti
più sinceri. Distinti saluti. Prof. Antonio Perri
Savona,
11 dicembre 1998 Gent.ma Prof.ssa Melinda Tamás-Tarr 44100 Ferrara
Gentilissima
amica,
oggi
ho ritirato il pacco contenente i poemetti […] è un giorno felice per me. Non
so esprimerLe l'emozione che ho provato aprendo il pacco e sfogliando i
bellissimi libretti: è difficile dirlo a parole. Le sono profondamente
riconoscente per avermi realizzato un grande desiderio; grazie anche per le belle
parole di conforto e di augurio che mi ha voluto indirizzare.
[…]
La considero già da tempo un'amica, un'amica davvero speciale che mi auguro, in
un prossimo futuro, di poter conoscere di persona. A risentirci presto per il
primo saggio […]: ieri ho finito la stesura de "Il dramma dell'esistenza
in Severino Kierkegaard" e oggi inizierò a dattiloscriverlo […]. Sinceri
auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo dal Suo Aff.mo M. P.
Ufficio
Arcipretale K.h.- Ungheria 8 gennaio 1999 Sia Lodato Gesù Cristo!
Drága
- Aranyos MELINDA és SZERETTEI! Carissima Melinda e Suoi Cari,
Mi
ha reso molto contento con l'invio della rivista di "Osservatorio
Letterario", contenente i suoi scritti, poe-sie e Ábel Bíró Tolnai… […] La
traduzione della sua poesia sulla pagina 33… "A kutya… il cane… come se mi
avesse detto": mille grazie! Molte grazie, cara Melinda, per i suoi tanti
lavori, per i suoi progressi e per i riconoscimenti, successi… Il buon Dio
benedica la Sua Vita e la Vostra Vita. Auguro un Clemente Anno Nuovo a Lei, al
Suo Marito, ad Alessandra con tanto affetto e ringraziamento… Le strade sono
scivolose dal ghiaccio e così devo far svolgere, anche in questo gran freddo,
le cerimonie funebri, ma accettiamo tutto (la croce) dal buon Dio.
…Io
sono Madre! Chiamatemi Madre, perché io sono la vostra vera Madre… la nostra
Signora Beata Maria protegga ed aiuti tutti Voi.
Con
affetto e baciamano: E. B. canonico - parroco arcipretale
University of Guelph College of Arts Department
of Languages and Literatures Canada
Al
Direttore dell'Osservatorio Letterario
8
gennaio 1999
Egregio
Dottore,
sarei
molto lieto di collaborare alla Sua rivista. Potrebbe inviarmi gli ultimi due
fascicoli per contrassegno? Al piacere di un Suo riscontro, mi creda Suo molto
cordialmente, Dr. Gianni Bartocci
26
gennaio 1999 Gentile Prof.ssa Melinda Tamás-Tarr Bonani,
La
ringrazio per la copia di "Osservatorio Letterario" che leggerò con
attenzione. Sono contenta di poter collaborare con Lei e presto Le invierò
delle mie traduzioni o se preferisce un altro articolo letterario. È appena
uscito il mio nuovo libro, "Legami pericolosi", mi piacerebbe
potergliene inviare una copia magari anche per un'eventuale recensione, è
d'accordo? La saluto con simpatia e attendo una Sua risposta.
Dott.ssa
Tiziana Masucci
University
of Guelph - Canada/Roma 28 gennaio 1999 Gentile Professoressa,
La
ringrazio pell'invio delle due copie di "Osservatorio Letterario". Da
una rapida scorsa - le ho appena ricevute - vedo che la Sua rivista contiene
scritti di valore ed eccellenza letteraria. La Sua missione è veramente eroica
e me ne congratulo con Lei. Scrive nella Sua lettera d'essere tornata
dall'estero. Sud America? Canada? Stati Uniti? Desidererei saperlo. Le invio
una breve recensione che, mi auguro, vorrà pubblicare. Al piacere di leggerla,
mi creda molto cordialmente
Suo
Gianni Bartocci
P.S.
Non sono ahimé un gran dattilografo!
Lugo,
11 febbraio 1999
Gentile
e stimatissima Professoressa Melinda Tamás-Tarr Bonani,
ho ricevuto oggi, l'11 febbraio, la Sua rivista, infatti sentivo nell'aria l'odore di Ferrara che si avvicinava. Mi sto rendendo conto che le parole di compiacimento, ormai, si sprecano. Avevo paura di cadere nel retorico e di esprimermi con eccessive mielosità. Poi, leggendo le lettere che Le arrivano in redazione, constato sempre più che i miei giudizi sulla validità della rivista letteraria si sommano agli apprezzamenti di tanti altri lettori. Lo dimostra anche il considerevole numero di pagine, più che raddoppiate rispetto alle prime uscite, con tanti personaggi nuovi, illustri e affermati scrittori e poeti; lo dimostra, soprattutto, la splendida affermazione ottenuta nell'iniziativa "Crea il tuo lavoro - Crea la tua impresa". A questo punto Lei Professoressa non ha più il diritto di arrossire per il largo successo che sta ottenendo. Credo fermamente che Lei otterrà sempre più quella gratificazione che merita ampiamente. Un apprezzamento speciale poi vorrei rivolgerle per aver aperto la rubrica dedicata alla musica. Io che vivo immerso nella musica - dal canto gregoriano alla dodecafonica - non posso che apprezzare l'iniziativa, in particolare per il deferente omaggio al grande Michel Petrucciani, un grande, ma veramente grande musicista. Ho avuto modo di conoscerlo in una sessione a Umbria Jazz e in quella fortunata circostanza ho avuto modo di apprezzare fuori dal palco la sua enorme cultura e intelligenza musicale, poiché già durante i concerti sapeva esprimere quanto di più geniale nessun altro poteva fare; sì, capisco che è sempre questione di gusti, quelle preferenze personali che distinguono l'uno dall'altro, ma quando il successo corre a qualsiasi latitudine, agli incroci di ogni meridiano, allora non è più una questione di gusti, bensì di quella genialità che, purtroppo - forse fortunatamente - è una rarità. Io ero un grande ammiratore di Petrucciani, nella stessa misura in cui ho ammirato Charlie Parker o Chet Baker, Stan Getz o Jerry Mulligan e tutti gli altri che non cito per non annoiare. Sia ben chiaro che potrei parlare a lungo anche di Mozart, Mahler, Liszt o Beethoven e via di seguito. Forse, anzi sicuramente, sono uscito dai canoni dell'ospitalità, ma quando si tratta di musica perdo un po' la misura e non riesco a fermarmi. Certamente non mi sono sfuggite le altre iniziative inerenti la saggistica, il cinema e la televisione, e neppure mi è sfuggito il riferimento all'assegnazione del I° premio del concorso "Arborense" che mi è stato consegnato sabato, il 30 gennaio u.s. È stata una bella cerimonia, semplice, senza inutile sfarzo, ma molto calorosa in un ambiente suggestivo di storia e di civiltà. Le chiederei ora una grande cortesia: a quale libreria posso rivolgermi a Ferrara per acquistare l'antologia "La poesia dialettale ferrarese" a cura della dott.ssa Nascosi, poiché mi piacciono molto le sue poesie in dialetto e il dialetto per me è vita. Pensi che per il piacere di parlarlo, non potendo colloquiare con indigeni padroni dell'idioma, parlavo e parlo da solo - in dialetto naturalmente. La saluto cordialmente e Le auguro ogni buona fortuna per tutte le sue brillanti iniziative e la ringrazio per la sempre generosa ospitalità. Mario Capucci